Esistono anche gli aerorazzi, ad esempio l'X-15 in questa foto, ma le differenze tra un areoplano e un razzo sono profonde.
Spesso, nell'etimologia di una parola troviamo molto più di quanto appare.
La parola "aeroplano" deriva da "aria" e "plano", ovvero piatto.
Plano, è innanzitutto in contrapposizione con la forma che avevano le uniche macchine volanti esistenti prima degli aeroplani: gli aerostati, o "mongolfiere". Plano, significa anche che il suo movimento è orizzontale. Gli aeroplani sono "sostenuti" da principi aerodinamici: è la forma delle loro ali, come quella degli uccelli, che genera "portanza" e sostiene il peso dell'aereo. In tutti i casi (a parte gli alianti, che non hanno motore) tutti i motori aeronautici "usano" l'aria sia per le reazioni di combustione (tranne quelli elettrici) sia per "spingere" l'aereo.
Quindi, "aero" ci dice soprattutto una cosa: l'aeroplano sta "in aria": questa è la principale differenza con un razzo: si, possiamo lanciare un razzo (come i piccoli razzi amatoriali) che non uscirà mai dall'atmosfera terrestre, ma il motivo per il quale i razzi esistono e sono stati inventati è proprio quello di potersi spostare al di fuori. Uscendo dall'atmosfera, un aeroplano non può usare l'aria per alimentare i motori, e non può usare l'aria per sostenersi.
Soprattutto, un aeroplano si muove nell'aria, come un pesce si muove nell'acqua, o una automobile si muove sulla strada: la "spinta" si appoggia su "qualcosa": l'aria, nel nostro caso.
E come ti spingi nel vuoto ? Se ricordi il discorso precedente, col principio di azione e reazione.
Quindi, un areoplano può volare solo nell'aria, un razzo può volare nello spazio vuoto.
Un piccolo razzo amatoriale, o persino il nostro "razzo ad acqua" costruito con bottiglie di plastica, lo stesso palloncino, sono "razzi" perchè anche se non andranno mai nello spazio, nello spazio potrebbero volare. Un aereo, no.