Come per il palloncino della pagina "Cosa spinge un razzo ?" quanto per i potenti motori di un razzo spaziale, il punto è sempre uno: accelerare il più possibile qualcosa nella direzione opposta a quella dove vogliamo andare.
Si può fare in tanti modi, con molte sfumature e varianti, ma grossomodo i motori razzo si possono dividere in tre grandi "famiglie"
Esistono addirittura da ottocento anni, usati dagli arabi e dai cinesi come armi, ben prima quindi che qualcuno immaginasse di usarli per andare nello spazio. Sono i motori più semplici, gli stessi usati nei piccoli "razzetti" dei giochi pirotecnici, sono i più diffusi tra gli appassionati di missilistica amatoriale perché affidabili, semplici, poco costosi. Non bisogna però pensare che si limitino a piccoli "razzetti": molti "booster" (ad esempio quelli dello space shuttle) o primi stadi di molti lanciatori sono razzi a combustibile solido. L'italiano "Vega", prodotto da Avio, è quasi totalmente a combustibile solido.
Molto, molto, molto complicati. E persino meno potenti dei razzi a combustibile solido. Eppure... tutti i grandi razzi, usano questi motori, per delle ottime ragioni.
Diciamo che sono un buon compromesso: uniscono alcuni vantaggi dei motori a combustibile solido e liquido. Sono però utilizzati quasi esclusivamente in ambito amatoriale.
E forse avrai notato, che c'è qualcosa di ricorrente "sotto" tutti questi tipi di motore, il punto da dove viene espulsa la massa. Non è un semplice foro, ma è un elemento fondamentale dei razzi: La "genialata" dell'ugello
Esistono anche i "razzi ad acqua", e per simulare il "motore" ho realizzato un semplice software open source che trovate nella pagina "Costruiamo il razzo". A differenza dei motori che espellono gas, in questo caso viene espulsa acqua, che non essendo comprimibile rende del tutto inutile un ugello De Laval (...o forse no?)